Recensione #4: Les Anarchistes

"Les Anarchistes", a dispetto del nome, è un gruppo italiano, che canta in italiano.

Il loro nome è un’omaggio a Leo Ferrè, cantautore francese, anarchico e autore di una famosissima, omonima canzone (Les anarchistes); del quale riadattano in lingua italiana diversi pezzi. 

Tra
i migliori interpreti contemporanei della tradizione dei canti
anarchici di due secoli fa (‘800) e dello scorso(‘900), sono forse gli
unici a riuscire a "modernizzare" musicalmente l’insieme ricco e
diffuso di opere che vanno sotto questa etichetta.

Tra gli esempi, si possono citare "Il Galeone", una splendida marcia choral sul testo della poesia di Belgrado Pedrini,
anarchico antifascista e poeta, di cui si consiglia una delle poche
opere stampate, che funge insieme da (auto)biografia e raccolta di
testi, lettere, canzoni e poesie: "Noi fummo i ribelli, noi fummo i predoni: schegge autobiografiche di uomini contro, di Belgrado Pedrini", a cui si accompagna, come due pezzi / unico, "Versi liberi e ribelli", entrambe per le Edizioni Anarchiche Baffardello [qui un assaggio della storia di Belgrado].

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Mentre vado a scolare la pasta, voi potete godervi il primo album: "Figli di Origine Oscura".

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