Un tipo simpatico questo Rocé.
Tecnica lirica poesia e flow, tra rap, slam e poetry.
Del vero “conscient rap”, perchè Rocé è un flusso di coscienza continuo, tra giochi di parole (dei, ammetto, non comprendo ancora tutto) e la volontà di separarsi dagli stereotipi, separarsi dal gangsta e dal bling bligng.
Spingendo oltre, i suoi temi spaziano dalla filosofia di vita personale (Amitié et amertume, per esempio) a pezzi di profonda coscienza e quasi auto-analitici da far paura.
Seul, bellissimo.
La tecnica è assolutamente di alto livello, sia nell’arte del rap che in quella dello slam, anche se quest’ultimo rimane un mezzo, un esercizio, molto spesso per potersi esprimere in tutta libertà, in tutta complessità.
A livello musicale le basi rimangono su una forte impronta funky e black, nessuna concessione agli artifici moderni che si sentono nei pezzi rap “maggiori” (ma perchè?perchè vanno su Mtv?Bah!).
Qui le trombe sono trombe (per quanto campionate!), niente suoni distorti stile il clacson a muso di toro o sirene varie.
Veramente una bella scoperta.
Identité en crescendo (2006)