REC #5: Ma quanto è bello “Sandro Orrù Bastard”?!

Ma quanto è bello l’ultimo album di DJ Gruff??!!!

Dj Gruff, Sandro O.B.

No, parliamone, perchè sono tre giorni che lo ascolto, da quando sono
tornato qui a Paris, e non sono riuscito nemmeno ad uscire a comprare
un pain au chocolat!

Prima di tutto: il BEAT.

Intro: erano anni che ho iniziato la mia ricerca personale su un
beat hip hop che, finalmente mettendosi al passo col resto della musica
mondiale, si lasciasse contaminare dall’elettronica, ma senza perdere
le sue caratteristiche di "Beat Hip Hop"®.

Da quando, insomma, mi capito di ascoltare D’Argen D’Amico insieme
ai Club Dogo nel lontano (soprattutto musicalmente e a livello di
contenuti rispetto ai Dogo odierni) Mi Fist (nel pezzo Tana 2000).

L’ascolto di Musica senza musicisti (Dio:
che ti si possano bruciare tutti gli hard disk di Canti Celesti anche a
te!)mi provoca ancora oggi delle profonde crisi identitarie, a causa
del mix assolutamente esplodente e geniale di metriche nuove, musica
elettronica (evviva!), e concept/ambientazioni/storie da Paura e Delirio
(tranquilli, figli della Gelmini, non si parla propriamente di droghe,
anche se sicuramente se ne assumono parecchie, in questo album).

Ma veniamo al Maestro Gruffetti.

Ok, che fosse un ottimo, ma che dico, IL MIGLIORE
BeatMak…Dj…rapp…mmm…IL MIGLIOR DJ GRUFF in circolazione (ah!)
già si sapeva, ma in questo ultimo (speriamo non in assoluto) lavoro la
sperimentazione sulla scelta dei suoni sfonda appunto quella barriera
dell’elettronica, andando a creare un groove assolutamente unico e
nello stesso tempo inconfondibilmente marchiato [DJ GRUFF]™!

Qualche spunto, come fanno i bravi recensori (ma ci sarebbe da
scrivere un articolo su ogni pezzo, perchè è veramente assurdo, questo
album!).

Si comincia assolutamente in stile Gruffetti Old School, con 1 500 lire, un pezzo dove fin dal principio Sandro riprende vecchie rime e ritorna al momento in cui tutto cominciò:

Tempo fa nella gran Milan /

un po’ di amici in coro planando qua e là /

quando dici, la Musica /

un giro sulle balle del toro /

dove sta il Duomo /

l’unica possibilità che avevo /

arrivo li e provo /

su un bel beat lento e asciutto, direttamente dai migliori anni ’90.

Da
qui in poi, è tutto un crescendo di cattiveria (grazie anche alle
collaborazioni di mostri della scena partenopea del calibro di
Clementino e Speaker Cenzou, oltre che Svez, PJ, 2P e Scratch Busters,
ritmi sempre più elettronici (SLURP 😛 ), attraversati da un’ottima
prova della Filosofia Gruff™: rime mai scontate, sperimentali, con una
ricerca linguistica che non si fa problemi a deragliare dalla
tradizione funk arrivando qui alla poesia e là al cazzeggio (componente
fondamentale del Gruff Pensiero!).

Giusto per darvi un’idea (e perchè, in fondo, si tratta di un’opera d’arte. Si, addirittura!)…

La Traccia 8 ha un titolo strano, ma riesce nel miracolo:
campionando(si?) un’espressione scurrile semplice e piazzandola in
dialogo su una base di Dre con un campione di "Mic Check", Gruffetti
arriva a concepire un pezzo bellissimo, tecnicamente perfetto e stiloso
come pochi riescono a fare anche dopo anni, ma che in sostanza è…

"Merda Secca!"

Che dire, Geniale!

Arriviamo quindi, non prima di un po’ di bei Scratch Fresci, ai due pezzi secondo me tra i più belli dell’album: Ti canto e Mentre Ci Penso Un Po’
sono due pezzi, udite udite, "d’ammmore"! Qui Sandro crea atmosfere
dolcissime ma nello stesso tempo sincere, piazzandoci davvero "nu
piezz’ ro core soje". L’altra cosa straordinaria è poi che i due brani
potrebbero essere tranquillamente suonati uno dopo l’altro senza
sentire lo stacco (magia che compie anche i due pezzi iniziali Attitudine  e Attitudine 2).

Dedicateli alla donna che amate e che vi sopporta, se li merita entrambi ;-P .

The Best is in The End 

Infine, altri due pezzi assolutamente da non perdere: Labirinti
è un paranoic anthem da ascoltare in loop nelle notti di presa a male
(Attenzione!Non è una cura, è solo una compagnia!), come mi è successo
in questi giorni passati chiuso in casa a riprendere il ritmo dopo una
ventina di giorni di "Ritorno al Passato" – anche se io non ero preso a
male, cazzo scrivo allora?bah!?!

L’atmosfera è molto SestoSenso di Kaos, ma meno thriller, e in parte anche Cose Preziose, ma meno rabbiosa. Diciamo che è molto psy,
più tipo i pezzi di Brain dei Fuoco Negli Occhi (Oddio, che cazzo di
paragone ho fatto!!!Non che Brain non se lo meriti, perchè secondo il
mio modesto parere è uno degli Mc migliori della scena italiana già
ora, ma…Gruffetti è sempre Il Maestro®!).

L’ultimo pezzo, infine infine, è un po’ una scoperta: Sandro O.B. e nientepopodimeno che EL PREZ aka Esa-direttamente-da-Varese ci tengono a lasciarci con una riflessione sui fenomeni politici contemporanei, come sempre, vissuti in prima persona.

E questa ve la faccio ascoltare, dai!Che magari qualcuno la usa nei cortei (sarebbe fighissimo avere Gruff in corteo!).

Ronde

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